Riflettete, gente, riflettete….




Il quartiere generale NATO è preoccupato: è stata individuata un’arma più potente e sofisticata di tutte quelle messe in campo dall’Alleanza.

Più furtivo dello Stealth, più potente dell’Apache, più efficace del Tornado: l’Arma è il velocissimo ed inafferrabile "Gommone Albanese".

Le forze di Polizia italiane a volte lo avvistano, lo seguono, qualche volta assistono allo scarico (vivace) della "merce", ma non riescono a bloccare questo mezzo che possiede la straordinaria capacità di sfuggire ad ogni inseguimento di mezzi navali od aerei senza lasciare traccia; che dire, poi, della sua base introvabile e irraggiungibile in Albania, le spiagge del golfo di Valona!

Ma è un problema tecnico o legale? Che cosa ferma la micidiale macchina operativa della NATO, così efficace nell’abbattere i ponti, annientare le fabbriche di automobili e di lavatrici, bruciare i depositi di combustibile, far saltare gli acquedotti, spianare gli ospedali, annichilire i ripetitori TV, demolire le camere da letto (centri di comando operativo secondo la dottrina Clinton), ecc. ecc. ecc. …?

Certo è moralmente giusto e corretto sul piano del diritto internazionale bombardare e ridurre alla fame la popolazione serba, per il fatto che un dittatore compie, all’interno del suo stato sovrano, degli atti di feroce repressione contro una minoranza etnica, ed è altrettanto giusto minacciare di invadere la Serbia per gli stessi fatti, ma sarebbe veramente un orrore sparare sull’equipaggio del Gommone, che ha solamente violato i confini di un altro stato, rischiato una strage buttando a mare il suo carico umano, trasportato droga ed armi in Italia, fatto traffico di schiave del sesso ed altre cosucce del genere.

Per non parlare poi della enorme violazione per l’autonomia dell’Albania, se in quello stato, ormai completamente sotto il controllo militare della NATO, una di queste notti un battaglione dei nostri reparti militari presenti in Albania percorresse il golfo di Valona, bruciando il mitico Gommone, invece di starlo a guardare con malcelata ammirazione.

Ma, già, tutti gli aerei disponibili, tutte le forze militari presenti, tutti gli sforzi possibili devono essere indirizzati a distruggere i ponti serbi, far tacere la televisione serba, bloccare i rifornimenti ai serbi!
 
Giuseppe Aschieri Mauro Lucotti
Alberto Cavallo Franco Olivero
Carlo Cundari Giuseppe Panetta 
Walter Garzaro Carlo Ricossa
Diego Imelio Gian Piero Salvatico
Pietro Immordino Paolo Torassa

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