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I referendum sulla procreazione assistita
Pagina pubblicata il 31 maggio 2005
Pubblico qui un testo che ho ricevuto
da amici, prelevato da un forum. Non conosco purtroppo l'autrice,
tuttavia mi è sembrato importante pubblicarlo, dato che è
molto chiaro e ben scritto, ed il tempo stringe (Chiara, se ti
capitasse di leggere qui, spero non ti dispiaccia che io abbia
riportato il tuo messaggio). Oltre agli argomenti specifici, ricordiamo
sempre che l'invito all'astensione rimane sospetto da punto di vista
della democrazia, perché tende a vanificare l'istituto stesso
del referendum. Chi è contrario all'abrogazione di questi
articoli di legge dovrebbe correttamente andare a votare ed esprimersi
per il no, come si fece ai tempi dei referendum su divorzio e aborto.
Comunque la pensiate sui temi dei referendum, dovreste andare a votare
il 12 o il 13 giugno!
Il messaggio di Chiara
Cari tutti,
come sapete tra pochi giorni mi laureo
e ho scritto la mia tesi sulla fecondazione assistita; sapete anche che
tra poco ci sarà il referendum, e molti di voi mi hanno chiesto
chiarificazioni al riguardo. In questi mesi ho potuto vedere in prima
persona cosa sia la disinformazione... ci dicono solo di andare o non
andare a votare, ma nessuno si sta preoccupando di spiegare agli
elettori di cosa si sta parlando! Nel mio piccolo, visto che posso dire
di conoscere l'argomento meglio di molti parlamentari, voglio provare a
spiegarvi su cosa verteranno i quattro quesiti; non vi dirò di
votare sì o no (siete tutti in grado di tirare le vostre
conclusioni), ma una cosa ve la chiedo: andate a votare. Se siete
favorevoli alla Legge 40 andate a votare per il no, e viceversa;
l'astensionismo è sempre una pessima cosa. Ci sono volute una
dittatura e due guerre mondiali per avere la democrazia, e noi che oggi
ce l'abbiamo non la esercitiamo. Ricordate che se i governanti esortano
sempre a disertare i referendum è perché sanno bene
quanto sia pericoloso per la politica dare la parola direttamente ai
cittadini!
Ho provato ad essere sintetica, ma non ho potuto scrivere meno di
questo; abbiate cinque minuti di pazienza, perché è
davvero importante.
I quattro referendum chiedono di abrogare alcune norme contenute nella
Legge 40/2004, e precisamente:
1- il divieto di fecondazione eterologa; la f. eterologa è la
tecnica che consente alle coppie in cui l'uomo è completamente
sterile di concepire un figlio grazie al seme di un donatore anonimo;
è una tecnica che si pratica da decenni in tutto il mondo, e
oggi l'Italia è l'unico paese che la vieta. Questo perché
il legislatore ha deciso di tutelare il modello tradizionale di
famiglia, basato sui legami di sangue; ma, a parte il fatto che questo
è un concetto non più rispondente alla nostra
realtà sociale, le conseguenze di questo divieto si stanno
rivelando molto pericolose; le coppie italiane non hanno mai smesso di
praticarla: i più ricchi possono andare in Spagna, Francia,
Inghilterra ecc.; ma tutti gli altri si stanno dirigendo verso paesi
come la Bulgaria o l'Ucraina, più economici ma con standard di
sicurezza igienica e sanitaria molto bassi. E cosa ancor più
grave, si è sviluppato ormai grazie a internet un fortissimo
mercato nero: vere e proprie banche clandestine in cui abbondano le
offerte di seme a pagamento; gli affari vanno alla grande, ma non
c'è alcuna garanzia sulla provenienza di questo seme e
soprattutto sulla salute dei donatori, che potrebbero anche essere
sieropositivi o affetti da malattie veneree. Se passerà il
referendum si potrà ricominciare a praticare l'eterologa nei
centri autorizzati, dove sarà al sicuro la salute delle donne e
dei loro bambini.
2- il divieto di ricerca sugli embrioni; ciò che non viene detto
è che nessuno pensa di fare strani esperimenti su dei futuri
bambini! Esistono in Italia migliaia di embrioni non più
impiantabili, perché vecchi o malati, che non potranno mai
svilupparsi e che quindi potrebbero essere destinati alla ricerca;
ricordate che quando si parla di embrioni a questo stadio ci si
riferisce a poche decine di cellule in una provetta. La legge 40 dice
che questi embrioni devono essere lasciati in provetta "fino alla loro
naturale estinzione", perché questo significherebbe rispettare
la loro dignità; in realtà è molto più
rispettoso della vita umana sostenere la ricerca sulle cellule
staminali, che costituiscono l'unica via per curare in futuro i tumori,
il Parkinson, il diabete ecc., piuttosto che lasciar morire in una
provetta le sole speranze di essa. Ricordate che: si tratta di embrioni
che comunque non possono svilupparsi, e che così invece
sarebbero utili e importantissimi per il nostro futuro; ormai tutti gli
scienziati italiani, che in questo campo sono tra i migliori al mondo,
lavorano all'estero - e noi compriamo a caro prezzo da quei paesi i
ritrovati brevettati molto spesso proprio da italiani!; e infine, se da
una persona adulta in punto di morte possono essere espiantati gli
organi per salvare altre vite umane, per quale motivo delle cellule in
una provetta destinate a morire non possono essere usate allo stesso
scopo?
3- L'articolo 1 della legge; in esso si stabilisce che la procreazione
assistita si può praticare solo per curare la sterilità,
e solo se non esistono terapie alternative. Questo significa
innanzitutto che le coppie non sterili ma affette da malattie genetiche
non possono usare queste tecniche, come in passato, per concepire un
bambino senza trasmettergli la loro malattia; significa inoltre che non
si può richiedere direttamente la tecnica che si sa essere
più idonea per il proprio caso, ma si deve passare prima
obbligatoriamente per altre cure più "blande", come i
bombardamenti ormonali (che blandi non lo sono per niente). Quindi si
sottopone la coppia e terapie non solo molto pericolose per la salute,
ma anche inutili, perché stiamo parlando di persone di cui
è stata già accertata la sterilità, e che fanno
perdere del tempo prezioso.
4- Il divieto di formare più di tre embrioni per ogni tentativo
di impianto, l'obbligo di impiantare contemporaneamente tutti gli
embrioni formati, e il divieto di conservazione degli embrioni; questa
è una delle norme francamente più assurde della legge. Il
legislatore ha deciso che gli embrioni non si possono più
conservare in laboratorio, perché questo non rispettoso della
dignità di un organismo che la legge considera come una persona
a tutti gli effetti; e quindi bisogna fare in modo che non si roducano
più embrioni di quanto necessario. Ecco la soluzione: per ogni
tentativo di impianto si possono produrre al massimo tre embrioni, che
devono essere tutti trasferiti in utero; se i tre embrioni non fossero
sufficienti, i tentativi si
potranno ripetere senza limiti. Innanzitutto, nn si possono stabilire
per legge dei numeri, perché ogni donna è diversa
dall'altra e solo il medico può dire quanti embrioni sono
necessari per vere delle speranze di successo; tre embrioni poi sono
quasi sempre troppo pochi, perché stiamo parlando di una donna
sterile o infertile: quindi si dovrà
ripetere tutto il procedimento da capo, di tre in tre fin quando non si
riesce, e ogni tentativo di impianto implica una serie di interventi
fortemente invasivi e pericolosi per il corpo della donna
(senza pensare al trauma psicologico di dover affrontare una serie di
fallimenti). Esiste anche la
possibilità inversa, che tutti gli embrioni attecchiscano: a
quel punto dovranno essere comunque trasferiti in utero, e quindi la
coppia potrebbe ritrovarsi con una
gravidanza bi o trigemellare e con il doloroso dilemma se abortire o
meno.
Ora sapete più o meno di che si tratta, e quindi il vostro voto,
qualunque sia, avrà un senso.
Aiutatemi a far circolare questa e-mail il più possibile, penso
che molte persone abbiano voglia di saperne di più; non
una catena e io non ci guadagno niente, se non la soddisfazione di dare
un senso a tanti mesi di lavoro.
Vi abbraccio,
Chiara
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